1 recensione per Ken il Guerriero: Le origini del mito Regenesis (vol 4)
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Ken il Guerriero: Le origini del mito Regenesis (vol 4)
Ken il Guerriero: Le origini del mito Regenesis è il seguito di Souten No ken, a sua votla Prequel di Hokuto no Ken / Ken il guerriero.
Se Souten no ken è stata una schifezza inenarrabile questo regenisis, si difende un po’ meglio. Tetsuo Hara talentuoso disegnatore è uno dei peggiori sceneggiatori del giappone e meno mette mano alla storia meglio è. Hiroyuki Yatsu tra alti e bassi fa un lavoro decente per ricucire una storia senza ne capo ne coda come Souten no Ken.
Il disegnatore Hiroyuki Yatsu è incredibile, come e quanto Tetsuo Hara: è stato assistente del maestro per lunghi anni e il suo tratto è simile a quello di Hokuto no ken di metà saga (intorno a Raoh quindi) Trasuda violenza anni 80 da ogni poro ed eleva la storia.
La Storia in breve
Spoiler
Ken affronta i due giganti, che hanno una storia strappalacrime, ma che manca di toccare le corde giuste come era in grado di fare l’opera originale, sconfitti questi si infiltra nella base nemica. dopo aver malmento un po di cialtroni dell’esercito, Yasaka e Ken si trovano di fronte un misterioso esponente della croce del sud di nanto (quella di Souther). Il volume finisce con un cliff hanger, ed è la cosa migliore del volume… anche se temo che il prossimo numero rovineranno tutto.
Cosa ne penso:
Ken – Le origini del mito Regenesis vol 4 continua la saga con una storia sotto la sufficienza, ma sostenuta da gran disegni e dal mito di Hokuto no Ken (anche se questo è lo zio del kenshiro che amiamo).
Non mi sento di bocciarlo in toto, ma 7.5 euro sono tanti per un prodotto del genere. Peccato davvero. Con un disegnatore come questo potrebbero fare qualsiasi altro racconto.
Senpai Il Bestia –
Ken – Le origini del mito Regenesis vol 4 continua la saga con una storia sotto la sufficienza, ma sostenuta da gran disegni e dal mito di Hokuto no Ken (anche se questo è lo zio del kenshiro che amiamo).
Non mi sento di bocciarlo in toto, ma 7.5 euro sono tanti per un prodotto del genere. Peccato davvero. Con un disegnatore come questo potrebbero fare qualsiasi altro racconto.